si è formato nel 2002 dall’incontro di Fiorenza de Donatis, Andrea Rognoni, Stefano Marcocchi e Marco Frezzato, e dal loro desiderio di eseguire, su strumenti d’epoca, la grande musica da camera per archi del Classicismo e Romanticismo, cercando di riscoprire e valorizzare, allo stesso tempo, le composizioni di autori meno noti.

Il nucleo di Alea è un quartetto d’archi, ma i suoi elementi hanno pensato da subito che il nome ‘Ensemble’ ne definisse meglio lo spirito, ovvero quello di una formazione che varia spesso di numero, dal Duo all’Ottetto, e che si avvale volentieri della preziosa collaborazione di vari altri strumenti, come fortepiano, clavicembalo, strumenti a fiato, oppure con il chitarrista Matteo Mela.

Fiorenza, Andrea, Stefano e Marco hanno consolidato la loro esperienza attraverso lo studio e la collabora- zione con specialisti come Fabio Biondi, Lucy van Dael, Gaetano Nasillo, Christophe Coin, Stanley Ritchie, Rinaldo Alessandrini, Ottavio Dantone, Thomas Hengelbrock, Philippe Herreweghe, e ricoprono il ruolo di prime parti nei più importanti ensembles di musica antica sulla scena internazionale, come Accademia Bizantina, Amsterdam Baroque Orchestra, I Barocchisti, Le Concert d’Astrèe, Concerto Italiano, Concerto Köln, Europa Galante, Les Talents Lyriques, The Monteverdi Choir and Orchestra, Tafelmusik, Ensemble Zefiro.

I componenti di Alea credono che ci siano ancora da esplorare e scoprire importanti indicazioni utili per l’interpretazione del repertorio classico e romantico in maniera storicamente informata, attraverso lo studio diretto e comparato delle fonti (dai manoscritti alle edizioni curate dai grandi musicisti del XIX secolo) e la collaborazione con musicologi, liutai e archettai animati dalla stessa passione.

AleaEnsemble ha inciso per l’etichetta MVCremona il Divertimento Kv563 di W.A. Mozart e i Sei Duetti Concertanti di A.Bruni per violino e viola.

La registrazione dei quartetti Op.2 di L. Boccherini, pubblicati da Stradivarius nel 2008, si è imposta imme- diatamente all’attenzione della critica internazionale come esecuzione di riferimento, ed ha vinto premi quali “Diapason d’Or” e “Choc de Le Monde de la Musique”.

Anche i quartetti per archi op.77 e op.42 di F.J. Haydn, pubblicati da Stradivarius nel novembre 2009, hanno riscosso grande apprezzamento.

Nel 2012 AleaEnsemble è stato protagonista di un importante documentario della Televisione della Svizzera Italiana, sul tema dell’invenzione del Quartetto per archi , legata alle figure di F. J. Haydn e L. Boccherini. Insieme al fagottista Alberto Grazzi, invece, è stato realizzato un altro progetto dedicato a Luigi Boccherini: la prima esecuzione in tempi moderni, in diretta radiofonica sulla Radio Svizzera Italiana, dei Quintetti con due violoncelli con il fagotto al posto di uno dei due violoncelli, secondo le indicazioni originali dell’autore. Del 2015 un’altro progetto di riscoperta boccheriniana, in collaborazione con la Radio della Svizzera Italiana e del musicologo Giuliano Castellani: i Quartetti op. 15, opera totalmente inedita, pubblicati per Dynamic.

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